sabato 9 agosto 2014

CORINNE DIACRE, LA PRIMA DONNA ALLENATORE DI UNA SQUADRA MASCHILE: "LE PIONNIER"

 
 Corinne Diacre
In Francia la chiamano la pioniera. Un posticipo di seconda divisione francese non aveva mai attirato tanta attenzione come quello delle ore 20.30 di oggi Brest-Clermont.
Gara che apre la giornata di Ligue2 francese, equivalente della nostra serie B. Il merito è tutto del Presidente del Clermont Foot 63, Claude Michy, e della sua trovata rivoluzionaria, anarchica, visionaria, o fate voi come credete più opportuno, di scardinare lo storico maschilismo del mondo del calcio. A maggio stupisce tutti e nomina allenatrice (non è un errore avete capito bene tecnico- donna) della squadra la portoghese Helena Costa, 36 anni, tanto pochi da raddoppiare lo stupore, a questa età è difficile allenare squadre professionistiche in Europa. A giugno la Costa si è tirata indietro rinunciando all'incarico. Ed ecco che il Presidente ribadisce il concetto e offre un contratto biennale a Corinne Diacre, 40 anni, ex capitano della nazionale francese femminile, prima donna uscita dalla scuola federale di allenatori maschili con il patentino in tasca, solo qualche mese fa. Oggi il suo storico debutto (e anche il suo compleanno!). L'attenzione dei media è tutta per lei, ma la Diacre per nulla imbarazzata, fa comunque del tutto per schivarla "Quello che mi interessa è che i miei giocatori si mettano in luce, non io". E bene hanno fatto fin ora i suoi giocatori, sia nella fase di preparazione come in questa prima giornata di campionato dove solo il punteggio è stato avverso alla squadra della Diacre.

Nello spogliatoio del Clermont la parola mister è destinata a scomparire, sorge così, retorico, un quesito: quello delle docce, separate, fa sapere il fisioterapista della squadra. I giocatori del Clermont hanno accettato tranquillamente il nuovo tecnico, superando le perplessità iniziali "cercavamo notizie sui social network, per sapere almeno se fosse carina". E Corinne Diacre è anche carina, molto.
L'unico precedente è italiano, ma non tra i professionisti e non fu un successo, Carolina Morace, che nel 1999 fu chiamata sulla panchina della Viterbese (era serie C1 allora), durò due sole giornate. Il prossimo turno di Ligue2 vedrà anche l'esordio di Stephanie Frappart, primo arbitro donna di una serie professionistica maschile.


NIBALI NELLA STORIA DEL CICLISMO, COME LUI SOLO LE LEGGENDE MERCKX E GIMONDI

Lo " Squalo di Messina" Vincenzo Nibali, non ha solo ribaltato la cabala, visto che il 41, numero di dorsale del ciclista siciliano, non aveva mai vinto. Non ha solo vinto, Nibali, contro l'ostilità
della stampa francese ad iniziare dal prestigioso Le Monde, che ha attaccato continuamente e pesantemente la squadra del ciclista messinese composta da personaggi che sono stati implicati in passato in casi di doping. "Tutte cose di un ciclismo che non è mio" ci tiene ad affermare Nibali. Nibali non ha solo vinto 16 anni dopo Pantani il Tour de France. Tour per il quale lo "squalo dello stretto" aveva lavorato tutta la stagione, arrivandoci infatti in condizione strepitosa, come si era capito già dalla seconda tappa del tour, la York-Sheffield e quello scatto vincente a 1800 metri dall'arrivo che gli permette subito di conquistare la maglia gialla. E poi, dopo una fase interlocutoria, la quinta tappa, la Ypres-Arenberg con numerosi tratti in pavè. Un Nibali straordinario arriva terzo e il suo vantaggio in classifica generale prende un vantaggio considerevole sugli avversari, e forse è pure quello un segno, ma questa è anche la tappa del ritiro di Chris Froome, il vincitore dell'ultimo Tour. Si arriva in salita e gli occhi sono tutti per Nibali e il favoritissimo Contador, con lo spagnolo che prova ad attaccare più di una volta, ma l'azzurro controlla e non perde tempi preziosi. Alla nona tappa ( Gerardmer-Mulhouse) perde la maglia gialla che andrà a indossare il francese Tony Gallopin, ma per un giorno solo, perché Nibali nella successiva tappa stacca tutti e vince. E ancora un segnale, Contador si ritira. E poi il "tappone" alpino" con arrivo in vetta a Chamousse dove Nibali vince e fa il vuoto dietro di se, e ancora una vittoria a Hautacam, quindi la cronometro finale dove arriva quarto e controlla.
E oggi è la domenica di gloria per lo "Squalo". Passarella trionfale con il traguardo a Parigi sugli Champs Elysèes, gli occhi lucidi per il sogno che è diventato realtà, è il momento della premiazione, il giro d'onore, il calore del pubblico, la commozione, tanta, del trionfo. C'è tutta la sua famiglia, insieme agli amici, saliti dalla Sicilia qui a Parigi per il trionfo di Vincenzo. Manca solo nonno Vincenzo, rimasto a casa pronto ad accogliere, insieme a tutta Messina per una grande festa cittadina, il dominatore del Tour de France 2014.
Il prossimo impegno di Vincenzo Nibali sarà quello di regalare la maglia gialla alla signora Tonina Pantani, che nel decennale della morte di Marco aveva donato la maglia gialla di suo figlio proprio a Vincenzo. Nibali ha fatto molto di più di tutto questo, perché da oggi entra nella " Hall of Fame" del ciclismo. Ora il suo nome è nella storia, al fianco di quelli che sono autentiche leggende: Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Jacques Anquetil , Alberto Contador. Gli unici di sempre che hanno vinto le tre grandi corse a tappe: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a Espaňa.





 

WIMBLEDON 2014 SARA ERRANI E ROBERTA VINCI NELLA STORIA DEL TENNIS

Wimbledon 2014. Sara Errani, bolognese di 27 anni, e Roberta Vinci, tarantina di 31
Wimbledon 2014. Sara Errani, bolognese di 27 anni, e Roberta Vinci, tarantina di 31 anni erano all'ultimo passo per entrare definitivamente nella storia del tennis, e ci regalano un grande onore: sono le prime italiane di sempre a scrivere il loro nome       

MOROSLAV KLOSE, L'ANTIDIVO UOMO DEI RECORD

Mirolasv Josef Klose, nasce ad Opole, la Sanremo di Polonia (è qui che si tiene il festival nazionale della canzona polacca), il 9 giugno 1978. Ancora bambino, Miro, si trasferisce con la famiglia in Germania. Quel bambino sarà l'uomo dei record e campione del mondo di calcio

ZDENEK ZEMAN DA CAGLIARI: "ALLA GUIDA DELLA FIGC CHI AMA IL CALCIO, NON I SOLDI"

Prima uscita ufficiale a Cagliari del nuovo tecnico rossoblù Zdenek Zeman. Il boemo, ancora lui, riparte dalla Sardegna, quasi casualmente dopo il mancato accordo

martedì 22 luglio 2014

1974 GERMANIA OVEST-GERMANIA EST 0-1, IL GOL CHE FECE SCRICCHIOLARE IL MURO

                                                 Dal baule dei ricordi, il pallone racconta

Nel mondiale 1974 disputatosi nell’allora Germania Ovest si giocò una partita passata alla storia : Germania Est contro Germania Ovest, entrambe appartenenti al gruppo 1.

Le due squadre tedesche arrivano all’appuntamento del 22 giugno 1974 di Amburgo,  con la qualificazione già certificata da due vittorie contro Cile e Australia.

Per la prima volta, dalla scissione della Germania dopo la guerra, le due nazionali, figlie della stessa terra si affrontano  in un rettangolo di gioco...

lunedì 21 luglio 2014

QUELLI DEL 74, I RAGAZZI DI TOMMASO MAESTRELLI

 
Pulici Petrelli Martini Wilson Oddi Nanni Garlaschelli Re Cecconi Chinaglia Frustalupi D'Amico.

Leggendari, ma non solo per il primo scudetto della storia della Lazio.
Squadra divisa in due clan separati, le partitelle in allenamento si trasformavano in una