Mirolasv Josef Klose, nasce ad Opole, la Sanremo di Polonia (è qui che si tiene il festival nazionale della canzona polacca), il 9 giugno 1978. Ancora bambino, Miro, si trasferisce con la famiglia in Germania. Quel bambino sarà l'uomo dei record e campione del mondo di calcio
La carriera. Spende i suoi primi calci nelle divisioni minori di Germania. Nel 1999 il suo cartellino è acquistato dal Kaiserslautern, è subito boom: 20 gol, tanto per presentarsi. L'anno dopo l'esordio in nazionale, bagnato dalla rete gonfia dell'ultimo baluardo albanese, 17 minuti dopo il suo ingresso in campo. Il 2002 è l'anno del suo primo mondiale, sarà vice campione del mondo e vice capocannoniere dietro a Brasile e Ronaldo.
La carriera. Spende i suoi primi calci nelle divisioni minori di Germania. Nel 1999 il suo cartellino è acquistato dal Kaiserslautern, è subito boom: 20 gol, tanto per presentarsi. L'anno dopo l'esordio in nazionale, bagnato dalla rete gonfia dell'ultimo baluardo albanese, 17 minuti dopo il suo ingresso in campo. Il 2002 è l'anno del suo primo mondiale, sarà vice campione del mondo e vice capocannoniere dietro a Brasile e Ronaldo.
Dopo quattro anni e 52 gol con il Kaiserslautern, il suo cartellino passa al Werder Brema, fresco campione di Germania, per 5 milioni di euro. Al secondo anno in maglia bianco verde Miro vince il suo primo titolo di capocannoniere della Bundesliga con 25 gol, in 26 partite. La stagione dopo, 2006, arriva il suo primo trofeo, vince la Coppa di Lega tedesca. Ma questa è anche e soprattutto la stagione del mondiale in casa, Miro segna di nuovo 5 reti, ma qui gli sono sufficienti per vincere il titolo di miglior goleador e la scarpa d'oro. Non bastano invece alla Germania per vincere il titolo, sulla loro strada l'Italia di Lippi. L'avventura sulle rive del Weser per Klose termina con un bottino di 63 gol in 132 partite. L'estate del 2007 diventa, per 15 milioni di euro, un giocatore del Bayern Monaco. L'avventura a Monaco inizia con il bis in Coppa di lega, decisa da un suo gol all'esordio ufficiale in maglia bianca, e si chiude con la vittoria della sua prima Bundesliga e prima Coppa di Germania. Nel 2008 partecipa ai campionati europei dove raggiunge la finale che si aggiudica però la Spagna.
Quello successivo sarà l'anno nero per la punta tedesca, due infortuni lo terranno fuori per buona parte della stagione, ma fa in tempo a dare una mano per la conquista del suo secondo scudetto; e gioca la sua prima finale di Champions League, ma l'Inter di Mourinho aveva in mente il triplete. L'estate del 2010 Klose partecipa al mondiale in Sud Africa. Nella gara dei quarti di finale festeggia la presenza numero 100 in nazionale e segna una doppietta che gli permette di raggiungere un mostro sacro del calcio tedesco come Gerd Muller, con 14 reti in una fase finale del mondiale. Davanti a loro solo Ronaldo, con 15 reti: ma è nel precisissimo mirino di Klose, dovrà solo aspettare quattro anni.
Diventerà il secondo calciatore per numero di presenze in nazionale, dietro Matthaus, e il primo tra i marcatori. Vince ancora una coppa di Germania, prima di lasciare il Bayern Monaco e mettersi in viaggio direzione Italia. Nel 2011, a parametro zero, Klose diventa il centravanti della Lazio. Il 26 Maggio 2013 vince la Coppa Italia nello storico derby di finale contro la Roma. A 36 anni la Grande consacrazione con la recente avventura brasiliana. Si laurea campione del mondo, e con le due reti segnate a Ghana e Brasile supera il " fenomeno" Ronaldo diventando il top-scorer assoluto dei mondiali. L'uomo dei record è l'antidivo per eccellenza, vive da atleta con la sua famiglia, lontano da gossip e riflettori. Esempio di impegno e disciplina da proporre ai giovani nelle scuole calcio. In un'intervista qualche tempo fa disse che il segreto della sua longevità era andare a dormire presto la sera. Durante una partita della Lazio contro il Napoli segna un gol con la mano, prontamente va a confessare all'arbitro. Questo è Miro. Il ragazzo che fa la capriola quando segna, onestamente.
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